Ghislandi, detto Fra Galgario ( Bergamo  1655 -  1743 )

"Ritratto di gentiluomo con cappello di pelliccia" olio su tela (cm 61,5x53). In cornice "Portrait of a Gentleman with Fur Hat" oil on canvas. Framed Il personaggio raffigurato, la cui identità ci è sconosciuta, volge la testa alla sua destra per incontrare gli occhi dello spettatore. Pare sorpreso e divertito della nostra presenza, il suo sguardo è ironico, e il labbro si increspa in un sorriso che non riesce a celare una nota beffarda. Non si tratta certo di un ritratto convenzionale quello eseguito da Fra' Galgario, massimo specialista del genere nella Lombardia di primo Settecento. La qualità dell'esecuzione chiama in causa direttamente alcuni tra i dipinti più noti dell'artista, che offrono utili indicazioni anche riguardo la cronologia della nostra tela. L'impostazione della figura ricorda il celebre Ritratto del conte Giovanni Secco Suardo col servitore dell'Accademia Carrara di Bergamo (1720-1722), mentre lo sguardo tagliente e la camicia bianca che scende sul petto nella giacca aperta si ritrovano nel Ritratto del pittore Antonio Cifrondi di collezione privata, riferibile agli stessi anni. Il grande cappello di pelliccia è un accessorio alla moda orientale, che torna in diversi dipinti del Ghislandi. Particolarmente efficace nel nostro caso il confronto con il bellissimo Ritratto del conte Gian Battista Vailletti delle Gallerie dell'Accademia di Venezia, che indossa con spavalderia un copricapo del tutto simile. Già datato verso il 1711, il ritratto del Vailletti è stato convincentemente spostato al 1720 dagli studi recenti (Francesco Rossi in Fra' Galgario. Le seduzioni del ritratto nel '700 europeo, Milano 2003, pp. 182-183), posizionando l'ultimo tassello per definire la cronologia anche della nostra tela, che dovrà scalarsi alla fine del secondo decennio del Settecento.

Estimate € 60,000 - 65,000