Dipinti e Sculture del XIX e XX Secolo
Palazzo Crivelli - Via Pontaccio 12, Milano
Esposizione: 10-11-12 Novembre 2017 (orario 10/13 – 14.30/18,30)
Asta: 15 Novembre 2017
L’asta di Dipinti e sculture del XIX e XX secolo che si terrà presso la Casa d’ Aste Il Ponte di Milano il 15 novembre, propone un insieme di quasi 300 lotti tra dipinti e sculture, rappresentativi di molto del panorama artistico di questo arco temporale .
L'olio su tavoletta di Luigi Nono, “Il timido innamorato” del 1916, è un’importante testimonianza sul modo in cui l'artista rivisita le sue opere di maggior successo.
La grande tela di Giacomo Grosso, “Sacra Famiglia” del 1902, è una delle opere maggiori dell'artista piemontese, un’ opera storica, in cui le dimensioni esaltano ulteriormente la qualità del suo stile e ne rappresentano le vette più alte poetiche ed iconografiche.
Il dipinto di Filippo Carcano, “Nata dal mare” del 1911, è emblematico del tema mistico e simbolista che l’artista adotta nei primi anni del XX Secolo in linea con la poetica del tempo, di pari passo con poesia e letteratura.
All’interno della vendita anche due sezioni dedicate ad una raccolta di opere di Giovanni Sottocornola e Guido Tallone.
Del primo artista un gruppo di quindici lavori tra pastelli, dipinti ad olio, acquerelli e disegni che affrontano tutti i temi lui cari: la famiglia, gli affetti, l’attenzione al sociale, l’amore per la natura e per la semplicità della vita contadina.
Di Guido Tallone una collezione di ventuno opere pregevolissime che riprendono i diversi aspetti della sua produzione: Venezia, Torcello, Alpignano, Caselette ed ancora altre immagini dal sapore più romantico come “Le rose e le coste di Alpignano”, “Negozio di dolciumi a Venezia”, le osterie, i paesaggi campestri, le “Marine”.
Da citare anche due dipinti di Giuseppe De Nittis “Litorale” e “Contadino campano”’ del 1873.
Tra gli artisti piemontesi: Leonardo Roda con “Il Cervino” del 1881 e Lorenzo Delleani “Strada di campagna al sole” datato 18.7.95 e “Scende la nebbia” datato 5.10.1906.
Non mancano le vedute milanesi di Giuseppe Barbaglia con la caratteristica “Fiera degli Oh Bej! Oh Bej!” , di Luigi Spreafico con "Alba di Quaresima (Portici settentrionali in costruzione)” e di Arturo Ferrari.
La prima metà del XX Secolo è rappresentata dalle pregevoli opere di Giuseppe Biasi Da Teulada, “Danzatrici e suonatrice” e Plinio Nomellini “Scena veneziana”a olio si cartone.
“La festa” di Vincenzo Irolli , un olio su tela di dimensioni importanti, eseguito nell’ultima fase della sua vita, è un tripudio di colori e di suoni così lontano dal Cesare Maggi de “La rimembranza” del 1924, che immortala invece l' aspetto nostalgico e quasi decadente della vecchiaia.
Tra le sedici sculture in vendita spiccano il gesso di Paolo Troubetzkoy “Ritratto di giovane donna: Maria Cavallotti in Villa o Margherita Villa”, il marmo di Arturo Dazzi “Giovane donna” ed i bronzi di Paul Dubois, Vincenzo Gemito, Eliseo Sala.