Lotto n° 405  | Asta 428

Valutazione € 80.000  - 85.000 

In asta: 24 Ottobre 2018 ore 15:30

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Giacomo Ceruti (Milano 1698 - 1767), bottega di Sera sulla piazza Olio su tela cm 178x239 (difetti e restauri) La composizione riprende con assoluta aderenza la nota tela di Ceruti, conservata a Torino al Museo Civico. Già reso noto da Testori (Il Ghislandi, il Ceruti e i veneti, in “Paragone”, 1954, numero 57, p. 33, nota 3, tav. 14), il quadro di Torino faceva parte di un ciclo commissionato da Boniforte Busseti intorno al 1750 e, in seguito, spostato da Piacenza a Tortona, nel palazzo di famiglia. Il gruppo di quadri è stato disperso in vendite successive. La grande tela, sicuramente la più significativa del gruppo, non poteva passare inosservata sia per la qualità pittorica che per l’innovativo approccio che mostra, alla pittura di genere. Come d’abitudine nelle opere di Ceruti, il mondo pauperistico è raccontato con la partecipazione di chi condivide le miserie del terzo stato e l’artista lo nobilita in un racconto quasi aristocratico nella serena pacatezza e nell’accettazione della propria indigenza che i personaggi cerutiani mostrano. La vita nella piazza è narrata quale cronaca di un giorno qualsiasi: quando il lavoro è giunto al termine, i giovani garzoni con le ceste ancora sulle spalle si concedono il divertimento delle carte, la contadina riprende i buoi per avviarli alla stalla e una mamma con in braccio il figlioletto richiama il figlio maggiore. Che uno sconosciuto committente, visto il dipinto di Torino, ne abbia richiesto uno analogo, è più che probabile considerando anche che della stessa tela ne esiste una variante più ampia e con considerevoli aggiunte, pubblicata da Mina Gregori, Mercato in piazza di ubicazione sconosciuta (M. Gregori, Giacomo Ceruti, 1982, p. 465, n. 194, fig. 194) a dimostrazione del successo che la Sera sulla Piazza aveva suscitato. I particolari del quadro in catalogo mostrano, nella precisione dei dettagli, uno studio accurato dell’opera del Ceruti, i calzari dei portaroli sono resi con nitida precisione e aderenza agli esiti del maestro; la testa del bovino offre ombre trattate con mano sicura e la profondità della scena è resa in perfetto accordo con quanto immaginato dal maestro. Considerazioni queste che rendono il ritrovamento del presente quadro un importante tassello per aumentare il già considerevole credito che Ceruti merita.


Valutazione € 80.000  - 85.000 

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