(Letteratura) Priuli Alvise. Le Rime del magnifico messer Aluise Prioli gentilhomo veneto. Al colophon: "stampata In Venetia MDXXXIII del mese de Settembrio". Venezia, Aurelio Pinzi 1533. In 4° cc. 170 nn. (di 178) è assente la lettera dedicatoria, è presente la sola ultima c. della lettera, impressa al solo r., mentre l'opera inizia al r. della c. successiva, segnatura A. Legatura seicentesca in piena pergamena. Buona copia. Il Pellegrini, nella sua opera sull'origine della stampa a Venezia, lamenta che il Tiraboschi abbia attribuito la paternità delle rime ad Alvise e Luigi Priuli, mentre sono creazione del solo Alvise: "Le dette sue Rime poi son anzi che no rare; rarissime poi le copie, che in fronte portino una specie di Prologo Galeato, in cui le curiose vicende sue per dette Rime con altro Alvise Priuli narra e difende..." Pellegrini, pag. 83. Ed è probabilmente questa controversia il motivo per cui parte del prologo venga spesso asportato. Opera rara, anche nelle copie in Biblioteche Nazionali (Opac), talune copie sono prive delle cc. preliminari di dedica. Brunet IV, 886 senza nessuna specifica, lo stesso in Graesse. S.T.C. italian books, pag. 540. Adams, no


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